Le Acli si sono schierate per il SÌ al prossimo referendum del 17 aprile, la ragione? Come ha già avuto modo di dire il Presidente Bottalico, il futuro non può essere il petrolio e perforare i fondali non eviterà l’Italia, per i prossimi decenni, dalla dipendenza energetica dall’estero. Le riserve nei nostri mari sono così esigue che trovo inutile mettere a rischio turismo e ambiente.
La componente anziana, che lei rappresenta per le Acli nel Veneto, concorderà su questa scelta? Ne sono certo, la forte sensibilizzazione provocata dalla lettera enciclica di Papa Francesco “Laudato sì” sui temi ambientali: “proteggere l’ambiente, casa comune dell’umanità, ed esortare a cambiare modello di crescita per uno sviluppo sostenibile integrale” ha sicuramente contribuito a sensibilizzare tanti nostri associati sull’importanza del loro coinvolgimento attivo alla cura dell’ambiente e dei beni comuni. I nostri anziani sono consapevoli che Il futuro della “casa comune”, del nostro territorio, dipenderà da ciò che la loro generazione saprà lasciare in eredità a quelle che seguiranno.
Quindi votare SÌ al referendum? Lo trovo necessario. È in gioco la cosa più preziosa di tutte. Il rischio di dissipare il bene più prezioso della nostra vita, l’ambiente, la natura, la terra è alto. le trivellazioni comportano effetti negativi sull’ecosistema, sulla tutela della biodiversità e della pesca, e sulla sicurezza del territorio già così fragile. Il 17 aprile dovrà anche essere l’occasione per iniziare a parlare concretamente di una transazione energetica fondata sulle rinnovabili pulite e, usando le parole di Papa Francesco, “cambiare il modello di sviluppo, per i poveri, e per uno sviluppo sostenibile e integrale”. Una pratica umana più ecosostenibile di per sé non solo produce un ambiente più sano ma garantisce la nascita dei tanto ricercati nuovi posti di lavoro e non è poco di questi tempi.
Quindi? Quindi, considerando la complessità del tema, è giusto che gli italiani vengano informati. Coinvolgere circa 26 milioni di italiani non sarà facile in così poco tempo ma, insieme ad altre associazioni sensibili a questo tema, ci proveremo.
Ufficio stampa