Conferenza stampa al termine del Consiglio  dei Ministril Magistrati del Tribunale di Palermo hanno rinviato alla Corte Costituzionale il decreto del Governo sul rimborso pensioni dopo la sentenza sulla mancata perequazione.I magistrati del tribunale di Palermo hanno dato infatti ragione a un pensionato, che ha presentato ricorso contro il blocco della rivalutazione delle pensioni, Il decreto 65/2016, che ha recepito soltanto in parte la sentenza con un bonus di agosto, per poi prevedere un nuovo meccanismo di rivalutazione dal 2016.
La Corte Costituzionale sarà, ancora una volta, chiamata a valutare e stabilirne la legittimità del cosiddetto “bonus Poletti” con cui il Governo ha stabilito la parziale restituzione della mancata perequazione delle pensioni, in seguito alla sentenza 70/2015 della stessa Consulta, che sanciva l’illegittimità del blocco degli adeguamenti per i trattamenti superiori a tre volte il minimo. Tale blocco  era stato previsto dal governo Monti, con il Decreto “Salva Italia” del 6 dicembre 2011 ed aveva bloccato la rivalutazione, per il biennio 2012-2013, delle pensioni di importo superiore a tre volte il trattamento minimo (1441,59 euro, col valore del 2012).
Ad onore del vero i ricorsi, anche collettivi “class action”, contro questo provvedimento del Governo, sono stati diversi e con la sentenza il Tribunale di Palermo, si ribadisce l’incostituzionalità del decreto del Governo sul blocco delle pensioni dall’importo lordo che va da tre volte i minimi ad un massimo di sei e Il mancato pieno recepimento della sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimo il blocco proposto dalla Riforma cosiddetta Fornero, in violazione dei principi di proporzionalità e adeguatezza previsti dagli articoli 36 e 38 della Costituzione. Per il Tribunale di Palermo l’Esecutivo ha applicato un’eccessiva discrezionalità rispetto al dettato costituzionale, andando a toccare un diritto, quello alla pensione, in relazione a trattamenti non abbastanza alti da giustificare una logica redistributiva

perequazioni pensione

La Federazione Anziani e Pensionati in collaborazione con il Patronato Acli, in attesa del pronunciamento della Corte, ha predisposto dei modelli per richiedere la mancata perequazione sulle pensioni di importo superiore a tre volte il trattamento minimo e mettere in mora l’INPS. È opportuno quindi attivarsi recandosi al più vicino sportello Patronato o FAP Acli e dar inizio, attraverso gli strumenti giuridici, all’iter amministrativo con la diffida all’Inps (o agli altri istituti previdenziali che non hanno adempiuto).