1973 (governo Rumor, con Dc, Psi, Psdi e Pri), concesse alle impiegate pubbliche con figli di andare in pensione dopo 14 anni, sei mesi e un giorno, mentre era già possibile per gli statali lasciare il servizio dopo 19 anni e mezzo e per i lavoratori degli enti locali dopo 25 anni. Nel casellario centrale dei pensionati, aggiornati al primo gennaio 2001: appaiono 535.752 di pensioni baby, liquidate a lavoratori con meno di 50 anni d’età, che costano allo Stato circa 9,5 miliardi di euro l’anno.
Oggi…
– L’Inps è in rosso di 5,6 miliardi.
– Nel 2013 sono state erogate 23,3 milioni di pensioni: il 56,3% ha come beneficiario una donna.
– Un pensionato su tre ne riceve più di una.
– Quasi 500 mila pensionati percepiscono l’assegno da 36 anni.
– 23mila sono le pensioni d’oro. <<In media si tratta di assegni da circa 40mila euro lordi all’anno per gli ex pensionati della Regione Sicilia (che in totale sono 16.377), fino ai 200mila dei 29 ex giudici costituzionali (16.600 al mese). Poi si segnalano i vitalizi di Camera, Senato e Regioni (7.500 al mese), i 55mila all’anno per gli ex dipendenti del parlamento e del Quirinale, e i 68mila degli ex dipendenti della Consulta.>>
– Nel 2014 la spesa per prestazioni pensionistiche è stata di 277.067 mln di euro.
– I pensionati nel 2014 con un reddito lordo di 17,040 euro sono 16,3 mln.
– Sei italiani su dieci incassano meno di 750 euro al mese.
– I trattamenti previdenziali e assistenziali sono per il 74% inferiori ai mille euro,
– Nel 2015 sono state liquidate 571mila pensioni per invalidità (523mila, per 434 euro mensili di media) e assegni sociali (poco meno di 50mila per un importo medio inferiore ai 400 euro al mese). Erogazioni in continuo aumento.
– Oltre 12 milioni di persone ricevono ancora prestazioni calcolate sulla base del vecchio sistema retributivo. Costano 257 miliardi di euro l’anno, di cui 20 miliardi non coperti in alcun modo dai contributi versati.
– I dati Inps aggiornati ad aprile 2015 attestano che le pensioni erogate sono 18 milioni:
1. 9,3 milioni assegni di vecchiaia e anzianità;
2. 3,8 milioni di reversibilità;
3. 1,1 milioni di invalidità;
4. 3,7 milioni puramente assistenziali (invalidità civile, pensioni e assegni sociali).
– La spesa complessiva per le casse dell’istituto ammonta a 257 miliardi di euro annui:
1. 192,5 miliardi per pensioni dei dipendenti privati e degli autonomi.
2. quasi 65 miliardi per i trattamenti erogati ai dipendenti pubblici: 2,8 milioni di pensioni, di cui 1,9 di vecchiaia e anzianità.
– Lo scorso anno per accedere alla pensione anticipata erano necessari 42 anni e 6 mesi di anzianità contributiva per gli uomini e 41 e 6 mesi per le donne. Dal 2016 per uscire dal lavoro prima dell’età di vecchiaia sono necessari 42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni e 10 mesi per le donne).