Pronto il D.P.C.M. per l’APe volontaria
A giorni dovrebbe essere approvato dall’Esecutivo, il D.P.C.M. (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri), che darà il via all’APE volontaria da primi di settembre.
L’APE, anticipo pensionistico volontario, sarà retroattivo a partire dal 1° maggio 2017, prevedendo una clausola di allungamento in caso che, nel 2019, venissero modificati i requisiti anagrafici per il pensionamento a causa della legge Fornero che prevede un di adeguamento alla speranza di vita.
L’APE volontaria, introdotta con la Legge di Bilancio 2017, prevede la possibilità di andare in pensione anticipatamente purché si abbia almeno 63 anni di età, 20 anni di contributi e un assegno previdenziale maturato al momento della domanda pari ad almeno 1,4 volte il minimo, trovandosi a non meno di tre anni e sette mesi dalla pensione di vecchiaia. Chiedendo un prestito, che vada a colmare il gap di contributi che occorrerebbero per recarsi con la pensione di vecchiaia. Un prestito che poi restituirà con rate ventennali con un Taeg, ipotizzato, di circa 3%. Il trattamento è dunque finanziato dal sistema bancario e coperto da una polizza assicurativa per il rischio premorienza, tuttavia è erogato dall’INPS, che accoglie anche le domande dei contribuenti.
Per ogni informazione, gli interessati possono rivolgersi ai patronati ACLI della propria zona.
https://www.inps.it/docallegati/News/Documents/Ape_Volontaria.pdf
http://www.repubblica.it/economia/2016/06/16/news/lo_studio_sulle_pensioni-142129340/