La nuova NONNITÀ……RUOLO DEI NONNI NELLA FAMIGLIA ODIERNA
Mercoledì 8 marzo, alla FAP di Mestre-Venezia, presso la Sala S. Antonio in via Aleardi 63, per dar ulteriore voce alle donne alle madri e alle nonne, con la psicologa dottoressa Gazzoni Giovanna, si è parlato della crisi nella famiglia e del nuovo ruolo dei nonni, tutto da reiventare e valorizzare. Erano presenti il presidente del circolo Acli di Mestre Anna Meneghel, Fiorgio Speri della Segreteria Fap di Venezia e Francesco Roncone Segretario regionale della FAP del Veneto.
Infatti se non ci fossero, in Italia sarebbero guai seri per tante famiglie, che reggono l’urto della Grande Crisi economica e valoriale proprio grazie alla rete di protezione delle persone più anziane, 7 milioni di nonni aiutano, con il portafoglio aperto, figli e nipoti.
Una famiglia su tre gode di questo assegno extra, in realtà rappresentano una soluzione o comunque un autentico ammortizzatore sociale per le nuove generazioni. Più di 3milioni di nonni sono pronti e felici a vivere una vita bis in materia di paternità e maternità, seguono in modo diretto come fossero genitori, i loro nipoti.
Essere nonno, o nonna, è una grande avventura umana, un viaggio in un’età dove il crepuscolo del corpo e del tempo si abbina a nuovi slanci, a nuove energie, e perfino a un ritorno alle emozioni infantili.
Questa relazione “binaria” diventa quindi linfa vitale per entrambi i membri, valorizzando le diverse abilità e competenze in un terreno intriso di storia.
Il nonno rappresenta una risorsa affidabile, che integra il genitore, ascoltando anche i bisogni affettivi del nipote.
La crisi della famiglia oltre che economica è gestionale, tutti sono di fretta, tutti ansiosi, spaesati, non riescono a rispettare le caratteristiche fondamentali che ogni relazione dovrebbe avere Ascolto-Accoglienza-Affidabilità-Autorevolezza al fine di accompagnare il proprio figlio/nipote al raggiungimento dell’autostima e della sicurezza che si completa con la sua Autorealizzazione. Ecco quindi che psicologi, sociologi e pedagogisti sono tutti coinvolti per “guidare” genitori, nipoti e nonni ad affrontare e superare le responsabilità che l’attuale società nevrotizzante impone.
Famiglia, scuola e società non possono assistere inermi alla caduta dei valori, all’oceanica solitudine (Galimberti) che internet e cellulari provocano, insieme a forme di nevrotica e ossessiva dipendenza. Il nonno attuale si affianca al nipote e non nasconde la sua fragilità e impaccio, di fronte alla disinvoltura con la quale egli smanetta e governa le nuove tecnologie.
Questa è la prima generazione di nipoti che insegna moderne competenze ai nonni: ovvero come maneggiare un computer o quante cose si possono fare simultaneamente con un cellulare. Nonostante ciò le nuove generazioni hanno ancor più bisogno di una persona a loro totale disposizione, una figura di costante riferimento che li rassicuri e con cui condividere dubbi paure difficoltà, da cui apprendere strategie difensive nei confronti delle emozioni. Quindi Viva i Nonni che sarebbero da rispettare e festeggiare non solo il 2ottobre, ma ogni giorno, per la loro pazienza e tolleranza nei confronti dei figli/neo genitori e dei nipoti.